Dinorfina via insula-claustro nella bulimia

 

 

ROBERTO COLONNA

 

 

NOTE E NOTIZIE - Anno XXI – 29 giugno 2024.

Testi pubblicati sul sito www.brainmindlife.org della Società Nazionale di Neuroscienze “Brain, Mind & Life - Italia” (BM&L-Italia). Oltre a notizie o commenti relativi a fatti ed eventi rilevanti per la Società, la sezione “note e notizie” presenta settimanalmente lavori neuroscientifici selezionati fra quelli pubblicati o in corso di pubblicazione sulle maggiori riviste e il cui argomento è oggetto di studio dei soci componenti lo staff dei recensori della Commissione Scientifica della Società.

 

 

[Tipologia del testo: RECENSIONE]

 

Sono stati compiuti alcuni passi importanti nella conoscenza delle basi neurobiologiche della bulimia o binge eating disorder, soprattutto stabilendo il ruolo dei sistemi dello stress nel promuovere e mantenere l’alterazione, ma poco ancora è stato chiarito circa la via e i meccanismi molecolari che direttamente mediano atteggiamento e comportamento bulimico. Jingyi Chen e colleghi guidati da Michael Bruchas hanno indagato il circuito neurale e il meccanismo direttamente responsabili di richiesta e assunzione compulsiva di cibo.

È interessante il ragionamento seguito per decidere la strategia di ricerca: lo stress ha una componente anedonica, cioè di mancata attivazione dei sistemi che mediano il piacere, ed è questo deficit che contribuisce in modo significativo alla ricerca del piacere attraverso l’assunzione di cibo, che sembra conservare una certa efficacia di “effetto ricompensa” (VTA--accumbens); dunque, indagando i meccanismi della componente anedonica dello stress si possono avere informazioni sulle basi del comportamento di compulsione a mangiare.

Chen e colleghi, prendendo le mosse da studi precedenti che hanno dimostrato che il sistema neuropeptidico costituito dall’endorfina dinorfina col suo recettore oppioide k (KOR) è alla base dell’anedonia da stress, hanno deciso di analizzare le basi del controllo dinorfinergico del comportamento modello di bulimia del topo, giungendo a scoprire una via che va dalla corteccia dell’insula al claustro.

(Chen J. et al., Endogenous opioids facilitate stress-induced binge eating via an insular cortex-claustrum pathway. bioRxiv [preprint] – Epub ahead of print doi: 10.1101/2024.06.10.598168, 2024).

La provenienza degli autori è la seguente: nessuno dei due testi completi dello studio a disposizione (bioRxiv e PMC) recava l’indicazione degli istituti di provenienza degli autori, che con ogni probabilità saranno aggiunti nei prossimi giorni. Si ricorda che questo lavoro non è stato ancora sottoposto a peer review, e noi lo recensiamo in anticipo assumendoci la responsabilità del giudizio (positivo) sulla ricerca.

Per indagare il controllo dinorfinico del comportamento murino equivalente alla bulimia umana indotta da stress, Chen e colleghi hanno innanzitutto individuato un modello murino di assunzione alimentare compulsiva da stress e poi ne hanno osservato il comportamento, rilevando una differenza qualitativa nell’alimentazione spontanea rispetto ai roditori non stressati: una maggiore assunzione di alimenti di gusto gradevole, con alti livelli di lipidi e glicidi.

Grazie ad un’analisi estesa a tutto il cervello, i ricercatori hanno identificato cellule con una “robusta” positività cFos nel Claustro (CLA), quella lamina nucleare sub-insulare scoperta da Vicq d’Azyr e di cui ci siamo occupati spesso a proposito di studi sul suo affascinante, ma ancora in parte misterioso, ruolo fisiologico. L’espressione dei KOR è estremamente abbondante nel CLA dopo lo stabilirsi della compulsione a mangiare per esposizione a fattori stressanti.

La sperimentazione, con mezzi farmacologici locali e con la delezione di KOR, ha dimostrato che la segnalazione KOR legata alla dinorfina in CLA è necessaria per lo sviluppo e il mantenimento dell’equivalente della bulimia umana indotta da stress. La registrazione del calcio in vivo, usando la fiber photometry, ha rivelato la struttura di un circuito di disinibizione nel CLA durante l’avvio degli attacchi di bulimia. Per stabilire in maggior dettaglio le dinamiche del controllo dinorfinergico endogeno di questo comportamento, i ricercatori hanno adottato un biosensore dinorfinico geneticamente codificato: Klight. Combinando con imaging del calcio a singolo fotone per singola cellula, Chen e colleghi hanno rilevato una significativa eterogeneità nella popolazione neuronica del CLA durante il comportamento bulimico da stress, e hanno anche accertato che tale comportamento induceva attenuazione del tono dinorfinico locale.

I ricercatori hanno poi identificato nella corteccia insulare anteriore (aIC, da anterior insular cortex) i neuroni di origine della dinorfina endogena rilasciata dai terminali sinaptici nel CLA.

Chen e colleghi concludono che, mediante la caratterizzazione di circuito neuronico e meccanismo molecolare all’interno del CLA, hanno scoperto una via Insula – Claustro che realizza la regolazione oppioide endogena del comportamento alimentare compulsivo da stress.

 

L’autore della nota ringrazia la dottoressa Isabella Floriani per la correzione della bozza e invita alla lettura delle recensioni di argomento connesso che appaiono nella sezione “NOTE E NOTIZIE” del sito (utilizzare il motore interno nella pagina “CERCA”).

 

Roberto Colonna

BM&L-29 giugno 2024

www.brainmindlife.org

 

 

 

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